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Article publié le 1er mai 2016. oOo
Editions El Bardo, Barcelone, 2016 Leggendo le poesie del nuovo libro di Montobbio (Sobre el cielo imposible, 2016, pp. 363+) si ha la chiarasensazione di accumularenella mente una miriade di paroleliriche che si ripetonotantevolte da produrre una cantinela triste e piacevoleallostesso tempo che ha la musicalità di un canto di cuna di una madre catalana. In realtà, sono note musicali che vengonosuonate e martellatesull’incudine di una chitarralorchiana che piange un perdutoamore. Da una foresta di alberigiganteschi che sprofondano le radicinelcuoredellaterrasorge un vento impetuoso che trasporta il Poeta al di sopra del firmamentodoveregna la Metafisicadelle idee eterne e universali del grande filosofo Platone : la belleza, la verità, ilbenessere, la pace, la solidarietà, l’amore… "Las palabras se alargan/ sobre paredes de sombra, y el tacto de los días/ registran en sus formas, sus sonidos. A veces/ es vivir un precipicio, y el poema/ se busca en ese abismo". Il poeta/funambulopercorre un sentieroimpervio che nelsonno/sogno si eleva da questo mondo per indagare l’ignotomisterodell’universo in una dimensione escatologica che redime la sua anima in pena. Montobbio diventa un vero sonnambulo che, non volendoesserecittadino di questo mondo, si aventura nellaluminositànotturna del "cielo impossibile" per accedere al surreale e recuperare nelsognoqueivaloriautentici che la società e le convenzioniglihannofattoperdere. Questa è l’essenzadellapoesia di Santiago Montobbio (Barcellona, 1966), laureato in Diritto e FilologiaSpagnola e docente presso la UNED.
(Il Ponte Italo-Americano, Rivista internazionale di cultura, arte e poesia, Anno XXVII, Nº 1, Verona, New Jersey, USA, Spring 2016) |
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