Retour à la RALM Revue d'Art et de Littérature, Musique - Espaces d'auteurs [Forum] [Contact e-mail]
  
La poesia di Santiago Montobbio - Orazio Tanelli
Navigation
[E-mail]
 Article publié le 4 septembre 2015.

oOo

Dopo venti anni di silenzio, il poeta di Barcellona, Santiago Montobbio, in pochi mesi del 2009 ha scritto quatro libri di poesia. Dei primi due ci siamo già occupati. Il terzo libro intitolato Hasta el final camina el canto (Editora Amelia Romero, El Bardo, 2015, pp. 360) continua la tetralogia e segna una tappa importante nella carriera artistica e poetica di Montobbio, nato a Barcellona nel 1966, ivi residente, docente di filologia ispanica.

La premessa dell’autore a questa edizione puntualizza in dieci pagine lo sviluppo tematico e linguistico della sua poesia e le sue vedute critiche concernenti la sua visione della poetica contemporanea. Non a caso, nelle prime composizioni di questo testo troviamo la sua concezione dell’arte come salvezza dalla depressione e dal pesimismo : per lui la poesia è "tierra y semilla" che si evolve in una sequenza di metafore e di simboli che esaltano la libertà di espressione come rivelazione della vita autentica, come genesi carartica delle emozioni interiori.

Secondo la concezione estetica di Santiago Montobbio, l’arte segna il ricordo di un passato che è seppellito nel fondo dell’anima e riappare alla superficie tramite la forza delle parole che superano il silenzio e l’oblio (cfr. pagina 21). L’arte permane nel riverbero della memoria che fa tremare il mistero e la luce, e dissipa le ombre che incontriamo nei sentieri della vita. Ma il poeta ha anche la capacità di portare la luna tra le mani, la luna che si riflette nell’acqua benefica dell’arte e nell’anima del lettore. Cionostante, egli si sente come un naufrago che attraversa il mare, il deserto, il bosco del silenzio, l’ombra dell’oblio.

Nella poesia di Montobbio la sequenza delle immagini è creata da un linguaggio che esprime la certezza dell’esistenza nella quale la libertà si respira nell’aria come promessa, como immagine di Dio. In quest’ambiente sacro l’uccello è símbolo di libertà poichè vola a suo piacere nello spazio infinito : può fare l’amore anche quando vola. L’uomo invece vive solo nei sogni notturni come una "paloma blanca sólo para nacer nacida". La notte è una regina pazza e bugiarda che conduce i sogni nelle arene dimenticate del deserto e nella sabbia mobile della battigia. Ma l’arte, libera o schiava, è la salvezza dell’uomo che vola come un uccello ferito.

Nell’arte in generale e nella poesia in particolare non ci sono frontiere, nè limiti di tempo e di spazio. In questo contesto si reiterano le immagini pessimistiche di oblio, precipizio, abisso e mistero della terra arida di nessuno, senza pioggia e senza speranza. Qui ci viene in mente La Terra Desolata de T. S. Eliot. Per la mancanza dell’amore il poeta è come un uccello ferito che si perde nel mistero dell’oblio : la vita senza l’amore diventa un enigma, un labirinto nel quale dominano il silenzio, il nulla, l’ombra, la solitudine e la perdita dell’identità.

L’assenza dell’amore nullifica ogni altro sentimento ("lejos voy y lejos llego") : nel bosco della dimenticanza c’è l’amore che non è amore. Il silenzio dell’oblio è terribilie perchè reduce tutto ad un deserto nel quale non c’è canto, non c’è speranza, non c’è amore sincero ed autentico… Intanto il poeta sibila come un orfano che cerca i genitori. Nella sua poesia domina il freddo dell’univeso nella cui nebbia si perde e si disperde la sua dignità e la sua identità ; si è perduta anche la posibilita di aver potuto dire addio ad un amore ormai lontanto : "il freddo è il bosco di silenzio che io attraverso".

Più che un commento estetico di tipo recensionale, questo nostro discorso è un parafrasare i versi di Santiago Montobbio per il quale la poesia è la sola sostanza della vita che esplora il mondo e la psiche umana, è sempre nuova, è l’unica speranza dell’anima : "Soy un solo pozo que el vivir congrega/ en su agua de especial sustancia…/ Hasta el final camina el canto".

 

Orazio Tanelli

 

Il Ponte Italo-Americano, Rivista internazionale di cultura, arte e poesia, Anno XXVI, No. 2, Verona, New Jersey, USA, Luglio 2015

 

Un commentaire, une critique...?
modération a priori

Ce forum est modéré a priori : votre contribution n’apparaîtra qu’après avoir été validée par un administrateur du site.

Qui êtes-vous ?
Votre message

Pour créer des paragraphes, laissez simplement des lignes vides. Servez-vous de la barre d'outils ci-dessous pour la mise en forme.

Ajouter un document

Retour à la RALM Revue d'Art et de Littérature, Musique - Espaces d'auteurs [Contact e-mail]
2004/2024 Revue d'art et de littérature, musique

publiée par Patrick Cintas - pcintas@ral-m.com - 06 62 37 88 76

Copyrights: - Le site: © Patrick CINTAS (webmaster). - Textes, images, musiques: © Les auteurs

 

- Dépôt légal: ISSN 2274-0457 -

- Hébergement: infomaniak.ch -